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Il Porto di
Augusta
Una grande risorsa da
valorizzare
Francesco Barbalace
La Fondazione Nuovo
Mezzogiorno affronta un tema importante ai fini della
individuazione di politiche di sviluppo per la nostra isola. In
tale direzione non vi è dubbio che la messa a sistema dei porti
che insistono nell’Area allargata dello Stretto assume una
importanza rilevante. Alla fine di Aprile la Corte dei Conti
dell’UE si è rifiutata di finanziare i porti italiani di
Augusta, Vieste, Bari, Brindisi e Ragusa adducendo la seguente
motivazione: “ La inesistenza in Italia di alcuna strategia di
pianificazione per gli investimenti portuali a livello regionale
e nazionale… stigmatizzando l’incapacità della politica di
guardare al futuro… e per tale ragione si rifiutava di
destinare risorse che non rientrassero in un realistico piano di
sviluppo della portualità nel Mezzogiorno e della Sicilia in
particolare“. Sotto questo profilo bisogna riconoscere
amaramente che manca in Sicilia una qualsiasi politica dei
trasporti non essendo stata la nostra Regione, da troppo tempo,
in condizione di avanzare una proposta strategica e di sistema
per poter essere interlocutore con il governo nazionale
“immaginando”, di conseguenza una politica capace di guardare al
trasporto delle merci che attraverso il Mediterraneo raggiungono
il nord Europa e l’Africa.
Di tutto ciò
discuteranno ad Augusta il 25 Maggio 2012 gli autorevoli
interlocutori di cui all'invito pubblicato a lato, mentre
sul tema specifico dell’Area integrata
dello Stretto interverrà l’Avv. Fernando Rizzo
rappresentante dell’Associazione “L’Altra Città” di Messina. |
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